Crespi Bonsai

Può una passione diventare impresa? E può un’impresa essere “appassionata”?
Pare proprio di sì, ascoltando il racconto di Luca Crespi e vedendo nei suoi occhi un certo sguardo mentre parla di Crespi Bonsai.
La prima passione è stata quella del papà Luigi, vivaista, che nel 1959 inizia ad interessarsi di bonsai da amatore. Nel ’79 il passaggio dall’hobby all’impresa: Crespi diviene il primo importatore di bonsai in Italia. Ma l’impronta di questa attività è da subito non esclusivamente commerciale: “abbiamo voluto essere un punto di incontro culturale tra Oriente e Occidente”, afferma Luca Crespi, “proponendo corsi per amatori e poi per i professionisti con l’Università del Bonsai, aprendo nel 1991 il Crespi Bonsai Museum, che è stato il primo museo permanente di bonsai al mondo - precedendo l’apertura dei musei giapponesi e cinesi - ed organizzando dal ’95 il celebre Raduno Internazionale del Bonsai & Suiseki/Crespi Cup”.
Il rigore professionale della Crespi Bonsai ne ha fatto un marchio riconosciuto internazionalmente da amatori, da collezionisti e da grandi imprese, per le quali Crespi ha realizzato importanti allestimenti. Nel 2012 giunge a Luigi Crespi l’onorificenza “Ordine del Sol Levante, Raggi in Oro e Argento”, dall’Imperatore  del Giappone Akihito, per il lavoro svolto nella diffusione della cultura giapponese in Europa,  tant’è che per Expo 2015 è la Crespi a realizzare l’allestimento dei bonsai per il padiglione giapponese.
La sede di Parabiago si presenta al visitatore come un piccolo angolo di Giappone con il Museo, i giardini orientali e lo shopping, dove la bellezza è ovunque presente: non solo nel superbo Museo, dove a rotazione nelle varie stagioni sono esposti i capolavori della collezione, ma diffusa anche tra gli spazi dell’azienda aperti al pubblico dove -  bonsai, antiche pietre, vasi splendidi -  non tutto è in vendita, e conviene chiedere ai commessi prima di innamorarsi di un alberello o di un oggetto che fa parte della collezione privata della famiglia Crespi.
Con un bonsai “anche un bambino può facilmente avvicinarsi alla natura sorprendendosi dei suoi mutamenti, stagione dopo stagione” ci dice Luca Crespi mentre mette il naso tra i frutti di un kaki alto quaranta centimetri: lui questa intimità con la natura non l’ha certo persa crescendo.
Altre sue affermazioni: “il bonsai piace ai giovani, agli anziani e non bisogna aver studiato per entrare in empatia con questo mondo” e “il bonsai è facile”. Come? Ha detto “facile”, Crespi?
Sì! Se l’impresa è seria, vende le piante giuste per gli ambienti giusti, e informa correttamente il cliente”: il boom degli anni ’90 è stato alimentato da aziende molto aggressive che hanno venduto di tutto ad ignari compratori che hanno visto seccare in salotto piante da esterni.
La nostra visita a Parabiago si conclude con la stessa sensazione di pace e serenità che moltissimi visitatori dicono di aver provato. È questo clima che rende l’azienda interessante anche come “palestra” formativa per le persone cui è dedicato il progetto Now+.

Indirizzo: 
S.S. del Sempione 37
20015 Parabiago MI
Italia